San Giuseppe lavoratore….
In occasione della festa di San Giuseppe lavoratore, l’Azione Cattolica Diocesana e il Movimento dei Lavoratori, non possono fare a meno di pensare alla situazione di precarietà e disoccupazione in cui vivono molti nostri conterranei.
Sono molti i giovani delusi che non riescono a trovare lavoro, tanti, troppi, coloro che giornalmente vedono chiudere i cancelli delle fabbriche in cui lavorano. Sono molti quei genitori che a stento riescono a sostenere una vita dignitosa per la propria famiglia. In questo tempo di incertezza, il primo di maggio ci porta non solo a sottolineare il “fenomeno dello sfruttamento e dell’oppressione” ma a riflettere sul nuovo fenomeno dell’esclusione dal mondo del lavoro, nella quale resta colpita, nella sua stessa radice, l’appartenenza alla società in cui vive, dove “gli esclusi non sono sfruttati, ma rifiutati, avanzi!”.
“La giornata del primo maggio, quest’anno, capita nella vicinanza della Pasqua, appena celebrata. Si tinge perciò di speranza, questa giornata. Giornata di lotta, non contro, ma pro, tutti insieme, sempre necessaria, per la tragedia crescente di questa crisi. È quel lottare per il lavoro, che ci ha indicato papa Francesco nella sua visita in autunno in Sardegna: Signore Gesù, a te non mancò il lavoro, dacci lavoro e insegnaci a lottare per il lavoro e benedici tutti noi!”
Presidenza diocesana e Movimento dei Lavoratori di Ac